Quando la Banda passò…
Ad oggi non esistono studi che possano fornirci elementi utili a ricostruire con precisione la storia della gloriosa banda “Santa Cecilia” di Cassine.
Tuttavia, analizzando alcuni elementi ritrovati negli archivi di antiche famiglie cassinesi, nonché pubblicazioni riferite ad immagini storiche del paese, possiamo sicuramente affermare con assoluta certezza che già nella seconda metà dell’800 operava in Cassine una “Musica” con annessa scuola.
E’ infatti il 20 marzo 1878 quando gli allievi di codesta scuola ed il Maestro Sig. Aragno, inviano una sentita missiva al Dott. Giovanni Pellizzari, medico del paese e Presidente dalla Scuola Musica di Cassine, porgendo le più “sincere congratulazioni” per l’attribuzione della Croce di Cavaliere della Corona D’Italia, onorificenza appena conferitagli dal Re.
Il grande numero di allievi nonché la rilevanza del titolo assegnato al presidente fanno pensare che tale scuola fosse una realtà consolidata e da tempo operante sul territorio.
La conferma di una Scuola Musica in Cassine è ribadita anche dal ritrovamento di un biglietto di ingresso al Ballo “a benefizio” della Scuola Musicale di Cassine del 7 aprile 1881; il prezzo di ingresso era fissato in 50 centesimi e l’intero ricavato veniva evidentemente destinato al funzionamento della scuola.
Tracce sicure della presenza della banda “Santa Cecilia” le riveniamo poi nel 1911 grazie ad una fotografia di gruppo nella quale la banda si presenta con un organico di circa 20 musicisti.
La fotografia, che pare essere scattata in un cortile privato, fa presumere che la banda sia stata chiamata a suonare in occasione di qualche lieto evento famigliare, magari legato alla nascita del bambino presente nella foto stessa.
Ritroviamo altre immagini della banda di Cassine in occasione di esibizioni pubbliche, quale ad esempio l’inagurazione il 3 novembre 1929 della lapide intitolata al Maresciallo d’Italia Luigi Cadorna, cittadino onorario di Cassine la cui madre era la contessa Clementina Zoppi, appartenente all’omonima ed antichissima famiglia nobiliare.
La banda è schierata alla base del maestoso palco allestito per la autorità; alla guida si può scorgere, innanzi alla banda, il M° Solia in procinto di dare inizio all’esecuzione.
Sempre degl’anni ’30 sono altre fotografie significative.
La prima data 1934 raffigura la Banda Santa Cecilia in occasione di una pubblica esibizione presso le scuole pubbliche ubicate nel chiostro del complesso conventuale di San Francesco.
Colpisce la presenza di un pubblico assai numeroso a dimostrazione della bontà dell’esecuzione fornita dalla banda musicale.
La seconda risalente al 1935 raffigura il complesso bandistico sulla piazza V. Veneto in occasione dell’inaugurazione dell’acquedotto comunale.
Il Corpo Bandistico si esibisce alla presenza di una gran folla di cittadini e delle autorità locali disposte sotto i portici del comune.
Ed è proprio nel periodo del così detto “ventennio” che il M° Solia si dice, abbia regalato uno dei più gustosi aneddoti.
Il Maestro infatti era noto in paese per il carattere assai spigoloso e l’indole ribelle, soprattutto al regime fascista. Le liti con le autorità comunali non si contavano più ed un bel giorno al podestà che in vista di un’importante cerimonia gli ricordava l’abbigliamento da indossare ivi compresa la “camicia nera” di ordinanza, sbottò e senza remora alcuna rispose: “Podestà, io preferisco vestirmi da uomo!”.
Neppure il regime ebbe l’ardire di scontrarsi con il Maestro che anche quella volta l’ebbe vinta; ma d’altronde chi avrebbe potuto sostituirlo adeguatamente, senza recare nocumento al complesso bandistico e quindi al buon nome di Cassine? Praticamente nessuno!
Il Maestro Solia aveva infatti doti musicali, fuori dal comune, professore al conservatorio di Alessandria, suonatore di violino e pianoforte, compositore, abile concertatore e direttore, era in grado di insegnare tutti gli strumenti che componevano la banda; una vera e propria risorsa non solo per la banda musicale, ma per il paese intero ove era rispettato e ossequiato come una vera autorità.
Di conseguenza anche la Banda Musicale ne trasse beneficio migliorando notevolmente il proprio livello qualitativo, riscuotendo apprezzamenti un po’ in tutto il circondario e partecipando a numerosi concorsi e raduni bandistici ove ottenne lusinghieri risultati.
Nella fotografia accanto, è l’abile bacchetta del Maestro Solia a dirigere la Banda S. Cecilia durante il concorso bandistico Città di Alessandria. Analoghe tracce di lusinghieri risultati li ritroviamo nel diploma rilasciato in data 11 luglio 1926 alla banda comunale di Cassine che ottenne il secondo posto al Convegno Bandistico organizzato in Acqui Terme in occasione dei festeggiamenti patronali di San Guido.
Né la fama del Banda S. Cecilia e del suo Maestro vennero minimamente intaccate dalla presenza di altro complesso bandistico certamente operante sul territorio comunale negli anni trenta; di tale presenza si trovano rare tracce se non nella memoria dei più anziani del paese, se ne è avuta prova certa a seguito del rinvenimento di un opuscolo pubblicato in occasione del “Vendemmiale Cassinese” organizzato dall’Opera Nazionale Dopolavoro e che si svolse a Cassine dal 12 al 19 settembre 1937.
Il programma della giornata inaugurale prevedeva alle ore 16, presso il “Belvedere”, oggi piazzale La Ciocca, il concerto della Banda Dopolavoristica di Cassine.
Nel dopoguerra la banda cittadina riprese la propria attività sempre alla guida del Maestro Solia; è il 20 novembre 1947 quando i musicisti si incontrano per festeggiare “Santa Cecilia” patrona di tutti i musicisti. L’organico risulta assai ridotto rispetto a quello di 10 anni prima, segno inesorabile lasciato dalla guerra anche sul complesso bandistico, che di lì a poco più di 10 anni ebbe a sciogliersi.
Priva di un adeguato rinforzo di nuovi musicisti e senza l’originario ardire del M° Solia, senza nuove energie e priva di risorse finanziarie, la banda aveva infatti ormai imboccato la parabola discendente; e’ il 26 gennaio 1958 quando uno sparuto gruppo di musicisti, senza divisa, si raduna dinnanzi alla chiesa di S. Giacomo per presenziare all’ingresso in paese del nuovo parroco di San Lorenzo, di Don Tornato; è questa l’ultima traccia della gloriosa banda S. Cecilia di Cassine che terminò la propria attività in concomitanza della scomparsa del M° Solia avvenuta nel 1961, all’età di 77 anni.